Opening Venerdi 8 Dicembre 2017
ore 19
8.12 – 13.01.2018
testo di Elena Vaninetti
“The First March of Gentlemen” è il titolo del recente libro dell’ artista Polacco Rafal Milach, realizzato durante la sua permanenza a Wrzesnia (PL) in occasione della residenza d’artista Kolekcja Wrzesińska. Il lavoro nasce da una ricerca svolta sul passato della città e la scoperta dell’ archivio del fotografo Ryszard Szczepaniak, che negli anni 50 ha ritratto parte della popolazione locale. Milach resta affascinato soprattutto dalle immagini di giovani uomini, sia civili che militari riconoscendo nei loro atteggiamenti caratteristiche anomale: ben vestiti, imbellettati, fieri e disinvolti come dei gentiluomini, sembravano apertamente ignari o sprezzanti del tumulto del comunismo e del rigido controllo del governo che attanagliava la nazione. Ma il lavoro dell’ artista non si limita alla raccolta e riutilizzo di questo materiale, Milach si ricollega direttamente ad un fatto storico che ha segnato la città, lo sciopero degli studenti delle scuole primarie del 1901, in cui per 4 anni bambini e genitori si sono ribellati all’ imposizione di studiare esclusivamente in lingua tedesca.
Il risultato finale è un immaginario “giocoso” in cui le figure di questi gentiluomini si intrecciano in scenari surreali, fatti di forme geometriche, colori accesi, tutti chiari rimandi all’ educazione infantile, che raccontano pezzi di storia attraverso simbolismi semplici ma travolgenti, come nei disegni dei bambini. E’ altresì un commento formalmente astratto sulla situazione attuale Polacca, che può facilmente riferirsi anche ad altri luoghi. La serie di collage è un tipo di spazio utopico in cui i cittadini esprimono pubblicamente i propri timori e desideri. Indipendentemente dalle possibili conseguenze, sono attivi. Le immagini contengono sia l’idea di libertà che l’apparato oppressivo. All’interno della mostra si ritrova questo potente dualismo, lo spazio della galleria viene utilizzato come le pagine del libro, sfruttando diverse operazioni e supporti per restituire in maniera chiara il duplice livello di lettura. Le pareti tinte di rosso sono pronte a farsi tela bianca su cui le immagini possono vivere e sovrapporsi. Ritroviamo le stesse forme, griglie e simboli presenti nel libro, che anche se non comprendiamo a pieno, ci ricordano chiaramente l’ eco di idee universali. Una sorta di lezione di educazione civica, il cui concetto primario è che ogni cittadino ha diritti e doveri imprescindibili.
Rafal Milach
Fotografo e autore di libri, vive e lavora a Varsavia, Polonia.
Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Katowice e all’istituto di Fotografia Creativa di Opava, Repubblica Ceca, dove attualmente insegna. Ha lavorato per oltre dieci anni sui cambiamenti sociali e politici dei paesi dell’ex Unione Sovietica ed Europei. Il risultato di questo lavoro è contenuto nelle monografie “The Winners” (GOST 2014), “7 Rooms” (Kehrer 2011) e “Black Sea of Concrete” (auto-pubblicato nel 2013). Nel 2012 con la Czytelnia Sztuki Gallery ha pubblicato il libro “In the Car with R”, un racconto del viaggio di Rafal con lo scrittore Huldar Breidfjord in Islanda. Il lavoro di Rafal è stato esposto presso numerose gallerie ed istituzioni come il C/O Berlino, la Zacheta National Gallery of Art e il MoCA Shanghai. Ha ricevuto grants dalla Fondazione Magnum, dal Ministero della Cultura polacco e dalla European Cultural Foundation. Le immagini e i libri di Rafal sono stati premiati con il prestigioso World Press Photo e il premio “Pictures of the Year International”. I suoi lavori fanno parte della collezione del Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle in Warsaw, della ING Polish Art Foundation, del Kiyosato Museum of Photographic Arts in Japan, del Brandts Museum for Kunst & Visuel Kultur e del C/O Berlin.
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